Don’t make me think di Steve Krug è un libro che consiglio a chiunque si occupi di realizzare prodotti o servizi per il web perché aiuta semplificarli e a renderli più piacevoli da usare.
Il libro parla infatti di usabilità e lo stesso modo con cui è impaginato dimostra quanto questo concetto sia importante. Il libro invita infatti alla lettura non solo per i temi di cui si occupa ma per il modo stesso in cui li presenta.
Pongo l’accento sulla presentazione del testo prima che sui contenuti perché sono stato piacevolmente colpito da quanto la presentazione possa influire sull’apprendimento. Il testo è leggero, ironico, intervallato da disegni e impaginato con una grafica accattivante e poco invasiva. Scorre piacevolmente, senza stancare e intanto insegna i concetti fondamentali dell’usabilità nel web.
Anche il titolo non lascia spazio a dubbi: “Dont’make me think”: Non farmi pensare, non obbligarmi a pensare. Tutto ciò che riguarda l’usabilità si riassume in questa frase. Dobbiamo realizzare siti che si spieghino da soli, con informazioni facilmente reperibili e comprensibili e con servizi che non necessitino d’istruzioni per essere usati.
Krug descrive così l’usabilità: “una persona con una capacità o un’esperienza nella media o addirittura al di sotto della media può capire come si usa una determinata cosa per raggiungere uno scopo senza dover risolvere più problemi di quanto valga la pena.”
Come dargli torto!
Tutto risolto quindi?
Probabilmente no. Perché la difficoltà inizia proprio qui. La teoria è chiara, addirittura lampante, ma realizzare qualcosa di veramente semplice per tutti, o quasi, è piuttosto complicato.
Per questo Krug ci dà una serie di consigli (le leggi di Krug) testati sugli utenti per migliorare il nostro modo di realizzare siti, software e servizi online.
Non descriverò tutte le leggi perché non voglio toglierti il piacere di scoprirle una dopo l’altra, ma per farti capire il tono sintetico e diretto con cui sono formulate, te ne citerò una. Si tratta della terza legge di Krug che per invitare a scrivere testi concisi recita “liberatevi della metà delle parole in ogni pagina e poi liberatevi della metà di quelle che rimangono”.
Nell’ultima edizione del libro dedica anche un capitolo alla tecnologia mobile, che ha già scalzato i PC dal primato per la navigazione. Negli ultimi anni infatti sembra che la maggior parte delle navigazioni su Internet avvenga da smartphone e tablet e non più da computer desktop e nemmeno portatili. Chi si occupa di progettazione web, sia per siti internet che per software, deve quindi assolutamente aggiornare le proprie competenze e realizzare prodotti utilizzabili da qualsiasi dispositivo.
Krug parla di molti altri aspetti dell’usabilità ma c’è un punto fermo in tutto il libro: la centralità dell’utente. È normale pensare alla propria organizzazione quando si richiede un nuovo sito, ma chi lo realizza deve indagare sui reali bisogni di chi lo userà e quindi dell’utente finale. In certi casi può essere un lavoro lungo e faticoso ma porterà sicuramente buoni frutti.
Ti auguro una buona lettura e se hai bisogno di una consulenza per migliorare l’usabilità del tuo sito web, contattami. Lo valuterò per te e ti consiglierò le azioni che puoi fare per renderlo più facile e più piacevole da utilizzare.